francesco zanot, la natura della notte

view la natura della notte

tre scritti di Francesco Zanot per The nature of the night / La natura della notte – Marco Delogu
1- Fotografare la notte significa liberarsi da due pregiudizi. Innanzitutto si deve tenere presente che la notte non agisce come un intermittente programma di accecamento capace di togliere la vista a chiunque, ma possiede al contrario una propria luminosità. Non sarebbe altrimenti possibile svolgere l’operazione che dà il nome alla fotografia: scrivere con la luce…
2 – …In secondo luogo, per fotografare la notte è sempre necessario riprendere qualcosa d’altro, che si tratti di un edificio, un oggetto qualsiasi o un frammento della natura, immancabilmente avvolti al suo interno fino al sorgere del sole. Questo significa, più in generale, che il soggetto della fotografia non corrisponde necessariamente al suo contenuto, cosicché il fotografo può sempre decidere se mettere a fuoco ciò che sta dentro l’inquadratura, fuori, o da entrambe le parti.
3- I contorni indefiniti degli oggetti inquadrati in queste immagini rivelano un movimento del fotografo dopo l’apertura dell’otturatore. A metà tra una finestra e uno specchio, qui la macchina fotografica tiene contemporaneamente traccia di quello che accade davanti e dietro l’obiettivo. Compaiono un brandello di realtà e l’azione messa in pratica per trattenerlo: è fotografia gestuale.


Three texts by Francesco Zanot fir The nature of the night

1- Photographing the night means freeing ourselves from two prejudices. First and foremost we must realise that the night does not act as an intermittent blinding programme capable of taking away everyone’s sight, but instead has its own luminosity. If this were not the case, it would not be possible to achieve that process that gives its name to photography: writing with light…
2- …Secondly, in order to photograph the night, it is always necessary to shoot something else, whether it be a building, some sort of object, or a fragment of nature, always shrouded in it until dawn. In more general terms, this means that the subject of the photograph does not necessarily correspond to its content, and so the photographer can always decide whether to focus on what is inside the frame, outside it or on both sides.
3- The blurred outlines of the objects framed in this pictures indicate the photographer’s movement after the opening of the shutter. Midway between a window and a mirror, here the camera simultaneously records what happens in front of and behind the lens. A sliver of reality appears together with the action performed to record it: it’s gestural photography.

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